Gilberto Zorat… the Ironman!!!


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GILBERTO ZORAT DEL TRIATHLON LIGNANO SI E’ LAUREATO IRONMAN LO SCORSO 3 LUGLIO 2016 A FRANCOFORTE, ECCO LA SUA INCREDIBILE AVVENTURA, buona lettura…

all-in

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Ci sono tanti motivi che ti possono portare ad iscriverti ad un Iron Man

Il piu’ naturale prevede che ci si avvicini gradualmente ,che ci si lasci coinvolgere dai compagni di squadra e che l’alto livello di allenamento ci Convinca di essere pronti per quella che per un triathleta e’ una sfida ma anche un rito D’iniziazione……..

Per me non e’ stato cosi’

E’ stato in una sera d’inizio estate del 2015 che , quando le salite delle vita si sono fatte

Cosi’ ripide da farti mettere il piede a terra , quando il dubbio di dire “io mollo” diventa un

Pensiero legittimo e consistente….. ho immaginato di essere ad un tavolo di poker …..

Io contro i miei casini …. E quando le carte sembrano sfavorevoli e sei pronto a fare un passo indietro

Prendi tutti in contropiede con un all-in….. puntare tutte le fiches sul banco

Un metaforico modo di dire “PER UN ALTRO ANNO TU NON PUOI MOLLARE” …poi vedremo

E qui nasce la sfida a Francoforte…..al mio primo Iron Man.

La mia vita intensa di padre separato mi ha portato a preparare questa impresa sfruttando solo i sabati e le domeniche ( alterne ) … chi legge penso sia atleta e quindi capira’ bene quanto poco sia…….

Buttando pero’ in ogni allenamento ogni stilla di energia perche’ era chiaro che ero in ritardo gia’ prima di partire( sono arrivato alla gara avendo fatto 3 combinati in tutto )

Ho scelto una strada diversa , andando ad allenare quella che e’ sempre stata la mia vera forza ….la testa ( intesa come volonta’ e resilienza sia chiaro ….non come intelligenza ) , scoprendone le mille risorse.

Con il mio caro amico Glauco Ferracini , ipnotista , abbiamo allenato la mente in molti modi creativi e “anarchici “ a Trovare energia , ad allenarsi alla sensazione della fatica , a superare quella sensazione .

E’ stato un viaggio davvero intenso …..a capire quali e quante talenti abbiamo dentro di noi che non sfruttiamo ….. ed e’ stato un viaggio che a Francoforte ha dato i suoi frutti.

Mi si scusi per la lunga premessa ….ma era doverosa per spiegare con quale situazione mi approcciavo

A questa gara.

A Francoforte , dove porto la mia barba lunga di 7 mesi , voto dovuto alle divinita’ dello sport alle quali chiedevo aiuto ….ho trovato il solito stupendo ambiente del triathlon…..una festa di sport in un citta’ che si coglie ha imparato ad amare questi atleti e la loro fatica.

Il sabato e’ una esplosione di sorrisi e di solarita’ …di scambi di battute tra eccitati ed adrenalici da tutto il mondo che sembrano mordere il freno e spasimare di partire….

La domenica…..

La domenica e’ sveglia alle 03.30 ….. controlli frenetici di avere tutto …. Sguardi bassi o persi nel vuoto a cercare la concentrazione…..un silenzio che accentua l’attesa ….

L’attesa di quel colpo di cannone che apre le danze

Il colpo d’occhio e’ stupendo …..sembra un invasione aliena con oltre 3000 persone in muta

Sul bordo di questo lago artificiale ….

Poi …. Il botto sordo del cannone…..

Si balla…..

L’acqua non e’ un problema , la partenza rolling una scelta splendida per evitare tonnare che

Mortificano il nuoto ….scelgo di stare lungo e tranquillo ….il mio piano gara non prevede strappi ….

IO DEVO SOLO FINIRE …..questo e’ il mio mantra….

Esco tranquillo ….. si parte in bicicletta…questa sconosciuta….

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Ho contato circa 1000 km percorsi da gennaio , una miseria , e davvero non so come portarla a casa…

Pedalo sciolto nonostante il persorso di saliscendi e immagino da subito di essere un piccolo treno a vapore ( non scherzo !) la scia non esiste ……E’ davvero un viaggio in solitaria per ognuno ….il primo giro e’ una festa di cui nutrirsi …gente …sole …. Rumore e grida…bello …90 km scivolano via senza problemi.

Altra storia il secondo giro ….gamba dura….molti meno atleti e al km 130 comincia a diluviare….

La pioggia e’ fredda e intensa…. La fatica adesso morde…ho rispettato i precetti di mangiare qualcosa ogni 30 minuti , sento di avere energia ma il freddo mi sta rendendo i muscoli rigidi e poco reattivi e tra poco…

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C’e’ la maratona…….

Non ci penso ….. continuo a pedalare in uno scenario che la pioggia ha cambiato

La gente e’ quasi scomparsa

Ormai pochi atleti mi fanno compagnia

Siamo le retrovie

Guardi ogni tabella dei km come una benedizione , fino ad arrivare alla zona cambio

Qui la scelta e’ non fermarsi , non pensare , non dare spazio alla fatica di fare breccia nei tuoi pensieri

Ricordandoti che stai faticando da quasi 9 ore….

E via che si parte……

Cazzo quanta gente….quanta euforia….quanta energia…..

dai che non pesa …..dai che ce la fai…. Un passo dietro l’altro”

Rispondi a qualunque saluto neanche fossero i tuoi parenti riuniti a festeggiarti

Sono 4 giri …. Vedi gia’ quegli agonati circoletti colorati al polso dei tuoi brothers in arm….

Li voglio anche io ….. il ritmo tiene ….il piano gara e’ credibile …..

La pioggia torna …..poi il sole….. umidita’ ….. sudi come una fontana….

Mangi ad ogni ristoro con una voracita’ che speri equivalga ad energia….

Primo giro fatto ! …… SI PUO’ FARE !!!

La doccia fredda e’ al km 18 ….. in rapida successione le tue gambe ti presentano il conto del tuo

Scarso allenamento e partono 2 dolorosissime contratture….. mi parte un urlo e mi fermo ….

Gli infermieri mi zompano addosso zelanti neanche fossi una modella a cui si e’ rotto un tacco…

Ripeto “IT’S ONLY MY LEGS ….RELAX”e questi mi guardano straniti come per dire….”APPUNTO , VIENI CON NOI”….

Al mio polso c’e’ un bracciale con dei sonaglini che comincio a scuotere per tentare una auto-induzione ipnotica che mi permetta di superare il dolore che mi tiene inchiodato al km 18 ….

E qui che si gioca il mio folle all-in….. il motto dell’ iron man dice che anything is possible …..deve esserlo anche per me …… io non mi fermo qui

Dopo circa 15 minuti….dopo essermi convinto di essere un lupo , di avere buone zampe e di avere la mia preda a 24 km,…. Tra lo stupore generale ( in primis degli infermieri che hanno provato almeno 4 volte a convincermi ) riparto ….. prima con cautela cercando il mio passo e poi lento ma inarrestabile….

Non ascolto le gambe e il loro messaggio di dolore….. la mia preda e’ a 20 km da qui….

Il resto non lo ricordo davvero,Non c’era piu’ energia per saluti ,ristori ….per niente, solo sudore e fiato corto

Ricordo di avere guardato sempre dritto.

Ricordo quello si ….. l’ultimo km

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La tanta gente di nuovo ….con la medaglia al collo che ti saluta …. ….. SI !!! CI SIAMO !!!

Comincio ad urlare ……a battermi il petto cosi’ forte che il giorno dopo scopriro’ dei lividi …..

Sara’ il barbone ….sara’ il volto stravolto dalla fatica … ma ispiro simpatia e do’ il 5 a mille mani sconosciute che mi allungano verso di me

Rettilineo finale….l’urlo e’ un misto di rabbia e vita, di gioia e di orgoglio

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e’ talmente forte da strozzarsi in gola.

dopo 14 ore da quel colpo di cannone

Il primo saluto come sempre sul traguardo a mio padre che gioisce dall’ alto , chiudo gli occhi………

Li riapro ….. Sono un Iron Man.

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